Tratta in costruzione
Stazione
Porta Metronia
La stazione Porta Metronia è ubicata in piazzale Ipponio in corrispondenza dell’incrocio tra via Farsalo e via dei Laterani.
Tratta in costruzione
La stazione Porta Metronia è ubicata in piazzale Ipponio in corrispondenza dell’incrocio tra via Farsalo e via dei Laterani.
La stazione presenta una pianta rettangolare di larghezza 28 m, lunghezza 118 m e profondità 30 m e si sviluppa su 5 livelli interrati: un piano atrio e un piano museale che si trovano alla stessa quota, un piano per il ricollocamento dei reperti archeologici, un piano destinato ai locali tecnici, un piano “mezzanino” ed un piano banchine a servizio esclusivo della metropolitana. In aggiunta a questi si inseriscono il solaio di copertura e di fondazione.
I diaframmi che costituiscono il corpo stazione, realizzati con idrofresa, hanno uno spessore di 120 cm e lunghezza massima pari a 55 m mentre l’ampliamento dell’atrio nella zona est è stato realizzato tramite pali di diametro 120 cm e lunghezza pari a 21 m. Il manufatto di stazione è stato scavato attraverso la tecnica del top-down ad eccezione dei primi due solai interrati per i quali, vista la presenza di uno strato archeologico di spessore pari a 15 m circa, è stato adottato il metodo di scavo Top-Down Archeologico.
Il progetto
Il progetto prevede tre accessi distinti. Il primo su via dei Laterani è dotato di due scale mobili e di un ascensore. Un secondo accesso è posizionato lungo via Farsalo ed è dotato di una scala fissa e di due scale mobili mentre il terzo accesso alla stazione è posizionato lungo viale Ipponio, verso Porta Metronia. Quest’ultimo ingresso, dotato di una scala fissa, consente il collegamento diretto alla piazza ipogea ribassata. Da questo spazio pubblico a cielo aperto si accede direttamente alla metropolitana ed al museo posizionato nella porzione ovest del manufatto di stazione. La piazza ipogea è dotata anche di un ascensore che la collega direttamente con la quota strada su via dei Laterani.
La sistemazione esterna
La sistemazione esterna è caratterizzata dalla presenza di 4 volumi parallelepipedi rivestiti in lastre di travertino che si ergono per circa 3 m dal piano di calpestio ed hanno la funzione di pozzi di luce che convogliano la luce naturale all’interno dell’area museale. La sfida ingegneristica per la stazione di Porta Metronia è stata quella di progettare una nuova distribuzione degli spazi, alla luce dei ritrovamenti registrati, al fine di permettere la ricollocazione dei reperti archeologici rinvenuti nel corso dello scavo, alla stessa posizione e giacitura.
Highlights
End benefit e sostenibilità
Lo scavo della stazione Porta Metronia è stato un’importante occasione di conoscenza della Roma Antica attraverso lo scavo archeologico che ha interessato uno spessore di terreno di circa 15 m riportando alla luce resti di estrema importanza storica e archeologica. La realizzazione dell’opera si è pertanto configurata come una opportunità di valorizzazione dei reperti rinvenuti che si è di fatto tramutata nella progettazione e realizzazione di un Museo dedicato, separato dalla stazione ma che sarà accessibile dalla piazza ipogea.
Archeologia
Le indagini nella stazione Porta Metronia hanno permesso di indagare quasi 50.000 mc di stratigrafia archeologica su una superficie di 3.300 mq, raggiungendo una profondità media di 15 m dal piano attuale.
Il complesso archeologico tornato alla luce nella stazione Amba Aradam/Ipponio tra il 2015 e il 2018 è considerato, per la sua unitarietà, per le caratteristiche architettoniche e le condizioni di conservazione, una delle più rilevanti scoperte di questi ultimi anni. Data l’eccezionalità del rinvenimento, la Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma ha prescritto la delocalizzazione delle strutture archeologiche e la ridefinizione del progetto della stazione per poterle ricollocare in situ.
L’Acqua Cabra e gli interventi di trasformazione
Nel corso degli scavi archeologici è stato rinvenuto un vasto complesso archeologico. Le indagini archeologiche hanno interessato un’area di circa 1.750 mq. Gli scavi hanno portato alla luce una caserma romana risalente al II secolo d.C., di oltre trenta vani, decorati con affreschi parietali e pavimenti a mosaico. Nella metà occidentale del corpo stazione è stato rinvenuto un vasto complesso abitativo, probabilmente di carattere militare, articolato su due livelli (denominati “caserma” e “domus del Comandante”), mentre nella metà orientale si sviluppava un ampio settore a giardino, allestito su terrazze degradanti verso il fosso dell’Aqua Crabra. La caserma, risalente all’epoca dell’imperatore Adriano, fu abbandonata, rasata e in parte interrata in concomitanza della realizzazione delle Mura Aureliane.
Gli scavi hanno dimostrato come le dinamiche insediative di questo territorio siano state fortemente condizionate dall’attraversamento di un corso d’acqua di discreta portata chiamato in età romana Aqua Crabra, nelle sue successive trasformazioni e deviazioni di percorso naturali o forzose, avvenute attraverso i secoli fino alla sua definitiva obliterazione, contestuale agli interventi di bonifica e livellamento del terreno effettuati agli inizi del Novecento.
Le fasi di occupazione che hanno restituito le evidenze più consistenti sono quelle cronologicamente comprese tra l’età tiberiana e la metà del III secolo d.C. È in questo arco cronologico che il sito vede successivi interventi di trasformazione, testimoniati da una complessa sequenza costruttiva. Lungo la sponda sinistra del fosso sorge e si struttura progressivamente un imponente edificio articolato su terrazze artificiali che assecondano l’orografia naturale dell’area.
L’edificio rimase in funzione, attraverso successive modifiche, fino al suo repentino abbandono nella seconda metà del III secolo d.C., in concomitanza con la costruzione delle Mura Aureliane, tra il 271 e il 275 d.C. A seguito di questa importante scoperta la Soprintendenza Archeologica di Roma, come già richiesto per la stazione San Giovanni, ha prescritto la ridefinizione del progetto architettonico, allo scopo di ricollocare le strutture antiche all’interno della stazione e di contestualizzare i reperti rinvenuti ripristinando la relazione visiva con le Mura Aureliane, secondo una organizzazione funzionale degli spazi volta a integrare questa straordinaria scoperta con l’opera infrastrutturale.
Il complesso delocalizzato che sarà ricollocato in situ interessava la metà occidentale del corpo stazione per una superficie di oltre 1.900 mq (in rosso nella figura sottostante), mentre nella metà orientale si sviluppava un ampio settore aperto, allestito a giardino e articolato su terrazze digradanti verso il fosso dell’Aqua Crabra (Area Est).
Un complesso archeologico da valorizzare
Le caratteristiche e la disposizione degli ambienti della terrazza superiore, riferibili nel loro primo impianto ad epoca traianea e identificabili come dormitori, hanno portato ad ipotizzare che questo edificio possa essere afferente ad un comprensorio più ampio, di carattere militare. Il contesto topografico del ritrovamento, in un settore urbano caratterizzato da una discreta densità di edifici militari – i Castra Peregrina a Santo Stefano Rotondo, la Statio V Cohortis dei Vigili a Santa Maria in Domnica, i Castra Nova Equitum Singularium a San Giovanni in Laterano, i Castra Priora Equitum Singularium in via Tasso – costituisce un elemento a sostegno di questa ipotesi.
Preliminarmente alla delocalizzazione delle strutture, sono state messe in atto attività di rimozione manuale dei depositi superficiali incoerenti per l’individuazione delle lesioni (microfratture, fratture e fessurazioni) e il trattamento biocida, esteso a tutte le superfici e più volte ripetuto al fine di ridurre gli attacchi e la proliferazione di microrganismi biodeteriogeni. Per preservare tutti gli elementi architettonici e decorativi durante le attività di perforazione, taglio e movimentazione sono state attuate operazioni volte a migliorarne la consistenza strutturale o l’adesione ai supporti.
II riposizionamento del complesso archeologico individuato all’interno del Corpo Stazione sarà effettuato attraverso una serie di operazioni che dovranno essere svolte in una specifica sequenza di fasi al fine di riproporre il complesso delle strutture delocalizzate (comprensivi di pavimenti, intonaci ed elementi speciali) nella loro posizione originaria, valorizzate con attività di restauro, consolidamento e presentazione estetica.
Architettura
Il progetto di musealizzazione della stazione Porta Metronia è stato affidato allo studio di architettura ABDR. Nel track record di ABR, si annoverano progetti di stazioni come quelle della Linea B1 di Roma o lo stazione ferroviaria Roma Tiburtina, ma anche progetti di museali come il Museo di Reggio Calabria.
Il progetto prevede una sistemazione superficiale che valorizza le aree esterne della metropolitana realizzando un sistema di spazi riconoscibili ed accessibili. L’assetto finale del manufatto interrato prevede l’integrazione tra gli spazi funzionali della stazione metropolitana con la nuova area museale organizzata intorno all’area archeologica rinvenuta. Il criterio guida della progettazione è stato quello della ricollocazione e la valorizzazione del sito archeologico rinvenuto durante lo scavo della stazione della metropolitana.
Ripensare lo spazio pubblico
L’occasione progettuale dei ritrovamenti ha consentito un radicale ripensamento degli spazi pubblici destinati alla fruizione del cittadino, fruitore della metropolitana, visitatore del museo o semplice residente. Il progetto prende le mosse dall’intento di restituire alla città spazi pubblici progettati di qualità finalizzati all’utilizzo pubblico valorizzati dalle preesistenze storiche e dalle tracce del passato così rilevanti in questa zona. La nuova piazza ipogea all’interno del manufatto di stazione mette a sistema la quota stradale con i livelli interrati del museo e della metropolitana. Dallo spazio aperto di piazzale Ipponio si accede alla piazza ipogea che a sua volta dà accesso all’area museale da una parte ed alla stazione metropolitana dall’altra.
Tale elemento rappresenta il fulcro centrale della distribuzione del museo e della metropolitana. Uno spazio urbano ribassato in grado di realizzare un collegamento funzionale ma soprattutto un nuovo spazio della città. Oltre a dare accesso al nuovo museo ed alla metropolitana la piazza è attrezzata con un bar, anche integrato alla struttura museale e si configura come un nuovo spazio urbano aperto ai cittadini residenti ed agli utenti della metropolitana e del museo. L’allestimento museale già realizzato nella stazione San Giovanni, come il progetto per la valorizzazione in situ del complesso archeologico rinvenuto presso la stazione Porta Metronia, confermano ancora una volta quanto la realizzazione di grandi infrastrutture urbane come la Linea C rappresenti una formidabile opportunità di arricchimento delle conoscenze storico-archeologiche e di tutela e valorizzazione delle nuove scoperte.
Dal piano di accesso al museo i gruppi di visitatori potranno percorrere una passerella di visita che correrà lungo l’intero sito archeologico proponendo una visione ravvicinata e aerea della caserma ricollocata che, sulla base di quanto prescritto dalla Soprintendenza, sarà ricostruita nella posizione ed alle quote relative originarie conservando l’assetto spaziale rinvenuto. La ricostruzione consente quindi una visita completa del sito che sarà fruibile dall’alto. La passerella è dotata di alcuni spazi di sosta attrezzati con lunghe panche per la visione di proiezioni didattiche e di comunicazione storica.
Il giro di visita consente poi la visione del grande muro che delimitava la caserma dal giardino esterno, degradando verso la zona di San Giovanni. Il percorso si completa su una pedana posta alla quota +22,90 allestita con teche espositive che consente l’accesso alla corte interna del museo stesso. Nell’ultima porzione il percorso attraversa la cosiddetta “casa del comandante” ripercorrendo il corridoio di distribuzione sopra il quale si posiziona la passerella. In questa zona verrà anche ricostruita una porzione del soffitto crollato di uno degli ambienti principali, affrescato. Il percorso museale si concluderà con una scala che risalendo alla quota superiore si ricollega all’atrio principale. Il museo sarà allestito con materiale ritrovato nello scavo, proiezioni, ricostruzioni fisiche e virtuali.
Highlights
PROGETTAZIONE IN CORSO IL FUTURO DELLA LINEA
SVILUPPI FUTURI
La Linea C in costruzione si sviluppa attraverso 3 stazioni: Porta Metronia, Colosseo – Fori Imperiali e Venezia. Le stazioni entreranno nel cuore di Roma e permetteranno la fruizione dei reperti rinvenuti negli scavi grazie agli allestimenti museali previsti. La stazione Colosseo sarà inoltre lo snodo fra linea C e la linea B della metropolitana di Roma già in esercizio, ampliando l’effetto rete della mobilità della capitale.
La Linea C attualmente in esercizio collega la periferia sud orientale alla stazione San Giovanni, nodo di scambio con la Linea A e primo esempio a Roma di stazione museale. Il tracciato si si sviluppa attraverso 22 stazioni.
PROGETTAZIONE IN CORSO
La Tratta Venezia – Clodio/Mazzini si sviluppa attraverso le stazioni Chiesa Nuova, San Pietro, Ottaviano, secondo nodo di scambio della linea C con la linea A, e Clodio/Mazzini.
SVILUPPI FUTURI
Come possibile opportunità di prolungamento della linea C è in fase di progettazione preliminare da parte del Cliente la Tratta Farnesina – Clodio/Mazzini. Il progetto allo studio pasi prevede la realizzazione di due stazioni: Auditorium e Farnesina. La prima sorgerà nei pressi dell’Auditorium Parco della Musica e del Palazzetto dello Sport; la seconda invece consentirà un collegamento più rapido verso luoghi di rilievo per la città quali il Foro Italico, lo Stadio Olimpico, nonché il Ministero degli Esteri e gli Istituti della Pubblica Amministrazione.
Monte Compatri/Pantano
Tratta
La Stazione Monte Compatri/Pantano, capolinea est della linea, rappresenta un importante nodo di scambio gomma-ferro, grazie a due ampi parcheggi, dei quali uno multipiano ed uno a raso, che consentono la sosta dei mezzi privati.
Graniti
Tratta in esercizio
Le 10 stazioni pre-esistenti della ferrovia Termini-Pantano sono state ammodernate secondo lo standard tecnologico e architettonico della nuova Linea, adeguandone le caratteristiche funzionali ed impiantistiche. La Stazione Graniti è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.
Finocchio
22 Stations in operation
Le 10 stazioni pre-esistenti della ferrovia Termini-Pantano sono state ammodernate secondo lo standard tecnologico e architettonico della nuova Linea, adeguandone le caratteristiche funzionali ed impiantistiche. La Stazione Finocchio è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.
Bolognetta
22 Stations in operation
Le 10 stazioni pre-esistenti della ferrovia Termini-Pantano sono state ammodernate secondo lo standard tecnologico e architettonico della nuova Linea, adeguandone le caratteristiche funzionali ed impiantistiche. La stazione Bolognetta è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.
Borghesiana
22 Stations in operation
Le 10 stazioni pre-esistenti della ferrovia Termini-Pantano sono state ammodernate secondo lo standard tecnologico e architettonico della nuova Linea, adeguandone le caratteristiche funzionali ed impiantistiche. La Stazione Borghesiana è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.
Due Leoni/Fontana Candida
22 Stations in operation
Le 10 stazioni pre-esistenti della ferrovia Termini-Pantano sono state ammodernate secondo lo standard tecnologico e architettonico della nuova Linea, adeguandone le caratteristiche funzionali ed impiantistiche. La Stazione Due Leoni/Fontana Candida è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.
Grotte Celoni
22 Stations in operation
Le 10 stazioni pre-esistenti della ferrovia Termini-Pantano sono state ammodernate secondo lo standard tecnologico e architettonico della nuova Linea, adeguandone le caratteristiche funzionali ed impiantistiche. La Stazione Grotte Celoni è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.
Torre Gaia
22 Stations in operation
Le 10 stazioni pre-esistenti della ferrovia Termini-Pantano sono state ammodernate secondo lo standard tecnologico e architettonico della nuova Linea, adeguandone le caratteristiche funzionali ed impiantistiche. La Stazione Torre Gaia è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.
Torre Angela
22 Stations in operation
Le 10 stazioni pre-esistenti della ferrovia Termini-Pantano sono state ammodernate secondo lo standard tecnologico e architettonico della nuova Linea, adeguandone le caratteristiche funzionali ed impiantistiche. La Stazione Torre Angela è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.
Torrenova
22 Stations in operation
Le 10 stazioni pre-esistenti della ferrovia Termini-Pantano sono state ammodernate secondo lo standard tecnologico e architettonico della nuova Linea, adeguandone le caratteristiche funzionali ed impiantistiche. La Stazione di Torrenova è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.
Giardinetti
22 Stations in operation
La Stazione Giardinetti, unica stazione di superficie completamente nuova, è il punto della Linea in sotterranea alla linea in superficie. E’ caratterizzata da una forma trapezoidale con ampie vetrate ed è dotata di un parcheggio con oltre 200 posti auto. L’atrio della stazione, a quota strada, è accessibile da via Casilina. La Stazione Giardinetti è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.
Torre Maura
22 Stations in operation
La Stazione Torre Maura è ubicata nel punto di confluenza tra via Giglioli e via Tobagi. E’ accessibile attraverso tre ingressi, due lungo la via Casilina ed uno su via Giglioli. La Stazione Torre Maura è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.
Torre Spaccata
22 Stations in operation
La Stazione Torre Spaccata è ubicata tra via Tor Tre teste e via di Torre Spaccata, accessibile da entrambi i lati di via Casilina. La Stazione Torre Spaccata è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.
Alessandrino
22 Stations in operation
La Stazione Alessandrino è realizzata sotto via Casilina, tra piazza Sor Capanna e viale Alessandrino ed è accessibile sia dalla piazza, sia dalla via Casilina. La stazione Alessandrino è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.
Parco di Centocelle
22 Stations in operation
La Stazione Parco di Centocelle, tra la via Casilina e la via Palmiro Togliatti, una delle grandi arterie stradali della Capitale, si trova di fronte al grande Parco Urbano Archeologico di Centocelle. La stazione Parco di Centocelle è aperta al pubblico dal 09 novembre 2014.
Mirti
22 Stations in operation
La stazione Mirti è realizzata sotto l’omonima piazza, simbolo di uno dei quartieri popolati e vivi della Capitale. La stazione è accessibile tramite 4 ingressi e 2 ascensori. La piazza è stata completamente riqualificata. La stazione Mirti è aperta al pubblico dal 29 giugno 2015.
Gardenie
22 Stations in operation
La Stazione Gardenie, è ubicata sotto l’omonima piazza, ha tre ingressi, uno al di là di viale della Primavera, collegato tramite un sottopasso, e due sul lato nord della piazza che è stata completamente riqualificata. La stazione Gardenie è aperta al pubblico dal 29 giugno 2015.
Teano
22 Stations in operation
La Stazione Teano, accessibile sia da via Teano, che da viale Partenope, è caratterizzata da ampi spazi da destinare ad attività commerciali e un ampio atrio utilizzabile per eventi, mostre ed iniziative varie. La stazione Teano è aperta al pubblico dal 29 giugno 2015.
Discover moreMalatesta
22 Stations in operation
La stazione Malatesta è realizzata sotto l’omonima piazza, dove sono collocati capolinea e fermate autobus. La nuova piazza pedonale è caratterizzata al centro da uno spazio ipogeo a cielo aperto, accessibile tramite una gradonata che collega l’esterno con l’atrio intermedio della stazione: un grande spazio destinato ad attività commerciali, culturali ed eventi, che restituisce al quartiere un luogo di ritrovo e di socializzazione. La stazione Malatesta è aperta al pubblico dal 29 giugno 2015.
Discover morePigneto
22 Stations in operation
La stazione Pigneto, realizzata in prossimità dell’incrocio tra via del Pigneto e la Circonvallazioni Casilina, costituirà un importante nodo di scambio con la linea ferroviaria FL1 di prossima realizzazione. L’area sovrastante la stazione è stata completamente riqualificata, con la realizzazione di un parco attrezzato e di un campo sportivo. La stazione Pigneto è aperta al pubblico dal 29 giugno 2015.
Discover moreLodi
22 Stations in operation
La Stazione Lodi, capolinea temporaneo della linea, si sviluppa sotto via La Spezia (tratto tra via Orvieto e via Foligno), un’asse di scorrimento importantissimo per la città. Per adeguare la presenza della metropolitana al contesto storico e urbanistico in cui si colloca, gli unici elementi visibili in superficie sono le strutture in acciaio e vetro degli ascensori e gli accessi alla stazione. La stazione Lodi è aperta al pubblico dal 29 giugno 2015.
San Giovanni
22 Stations in operation
La Stazione San Giovanni riveste un ruolo fondamentale nell’ambito della costruzione della Linea C, soprattutto perché rappresenta il primo nodo di interscambio con la Linea A esistente. Il progetto ha subito alcune evoluzioni a seguito dei risultati delle indagini archeologiche. Il rinvenimento di strutture antiche da preservare, fino ad una profondità di circa 18-20 metri dal piano campagna, ha fatto si che la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma prescrivesse l’impossibilità di effettuare consolidamenti del terreno dal piano campagna a favore di scavi a cielo aperto con modalità archeologica nei terreni di riporto, fino a circa 19 metri di profondità, escludendo la realizzazione di scavi meccanizzati per l’esecuzione delle gallerie di linea nella tratta compresa tra la stazione San Giovanni e la stazione Amba Aradam/Ipponio.
Discover morePorta Metronia
Route under construction
La stazione si trova a metà tra la stazione di Fori Imperiali (scambio Linea C/Linea B) e quella di San Giovanni (scambio Linea C/Linea A), e precisamente circa 500 metri a sud di Piazza San Giovanni in Laterano ed a 300 metri dagli ingressi dell’omonimo ospedale
Discover moreFori Imperiali/Colosseo
Route under construction
La stazione Fori Imperiali si sviluppa al di sotto dell’omonima via, nell’area compresa tra il Colosseo (Anfiteatro Flavio) e la zona antistante la Basilica di Massenzio.
Discover moreVenezia
Route under construction
La Stazione Venezia è ubicata sotto l’omonima piazza in una posizione strategica in quanto si pone nel nodo che collega il centro barocco di Roma e l’area archeologica di Via dei Fori Imperiali. Una delle due uscite è prevista di fronte a Palazzo Venezia, in prossimità di via del Plebiscito. La seconda uscita è prevista a piazza Madonna di Loreto.
Discover moreChiesa Nuova
Design in progress
La Stazione Chiesa Nuova è ubicata sotto l’omonima piazza in prossimità della Chiesa di Santa Maria in Vallicella e dell’adiacente Oratorio dei Filippini, complesso di eccezionale importanza storica e artistica.
San Pietro
Design in progress
La Stazione San Pietro, è ubicata nella zona occidentale rispetto a Castel Sant’Angelo, nei pressi di Largo Giovanni XXIII/Piazza Pia e Lungotevere Vaticano
Ottaviano
Design in progress
La stazione Ottaviano è caratterizzata dalla corrispondenza con la Linea A, è interamente in sotterraneo ed è ubicata lungo l’asse di via Barletta con il manufatto di collegamento alla stazione Linea A posto sul lato di viale Giulio Cesare.
Clodio/Mazzini
Design in progress
La stazione Clodio-Mazzini è ubicata sotto piazza Bainsizza, lungo la parte terminale di via Monte Santo., per ottimizzare il flusso degli utenti del quartiere prati.
Auditorium
Future developments
La stazione Auditorium, è situata negli spazi aperti circostanti il Palazzetto dello Sport tra V. P. De Coubertin e V.le Tiziano, attualmente sistemati a verde ed utilizzati, parzialmente, a parcheggio.
Farnesina
Future developments
La stazione della Farnesina, ubicata al di sotto della superficie del deposito “Farnesina” delle auto rimosse, è caratterizzata nell’intorno da attività di rilievo quali il Ministero degli Esteri, il complesso monumentale del Foro Italico, lo stadio, istituti della Pubblica Amministrazione, residenze universitarie ecc. Sono previsti due accessi ubicati rispettivamente di fronte al Ministero degli Esteri e su via Antonio da S. Giuliano, lato Ponte Milvio. Si prevede per la stazione terminale della tratta un ampliamento delle aree di sosta già esistenti con due ampi parcheggi di scambio.