Metro C: Sostenibilità

Metro C - Sostenibilità
Metro C - Sostenibilità
Metro C - Sostenibilità

Spostamenti più veloci e rigenerazione urbana per Roma

La nuova Linea C di Roma, raddoppiando l’attuale estensione della rete metropolitana, risponde principalmente all’esigenza della città di migliorare la mobilità urbana riducendo le distanze tra il centro e le periferie.

Stazione Mirti - treno in banchina
Roma verso un futuro sostenibile per le nuove generazioni

La Linea C è una grande infrastruttura di mobilità sostenibile che aiuterà la città di Roma nel suo percorso di avvicinamento agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) fissati dalle Nazioni Unite. La Linea C consentirà il trasporto di circa 600.000 passeggeri al giorno, con una capacità massima di 800.000, vale a dire potenzialmente 24.000 utenti all’ora per senso di marcia capaci di spostarsi più velocemente e con un minore inquinamento rispetto al passato.
Grande impatto anche in termini di sostenibilità: per la sola tratta da San Giovanni a Colosseo Fori Imperiali, si stima una riduzione di emissioni di CO2 di circa 34.000 t all’anno.

Fra gli obiettivi del progetto della realizzazione della Linea C ci sono quelli di garantire accesso a un servizio di trasporto sempre più efficiente e prossimità di luoghi per tutti i futuri utenti. La Linea C punta a connettere le tante realtà del territorio attraversato, riducendo le distanze tra periferia e centro e creando occasioni di rigenerazione urbana. A partire dal capolinea di Pantano, a sud est nel Comune di Monte Compatri, la linea si sviluppa per 26 chilometri (17 chilometri in sotterraneo e circa 9 chilometri in superficie) procedendo verso il centro ed il quadrante nord-ovest, attraversando quartieri storici e popolosi della città, a cui offre anche nuove opportunità di fruizione degli spazi.

La nuova Linea C, raddoppiando l’attuale estensione della rete metropolitana di Roma, creerà un importante effetto rete indispensabile per la mobilità urbana. La linea migliorerà il traffico locale con una conseguente riduzione della congestione del traffico, dell’immissione nell’area di CO2 e dell’inquinamento acustico. Studi sviluppati in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, stimano che dall’utilizzo della tratta che dal capolinea a Monte Compatri/Pantano arriva alla stazione San Giovanni derivi una riduzione del trasporto privato di 25 mila km/anno, oltre che una conseguente riduzione di circa 1.800 incidenti all’anno.

Nuove occasioni di rigenerazione urbana

La Linea C rappresenta anche un’importante occasione di rigenerazione urbana per le periferie, come per il centro: restituisce spazi riqualificati alla cittadinanza e crea nuove opportunità di fruizione del territorio urbano. Un nuovo modello di sviluppo che coniuga la valorizzazione del passato e la visione del futuro.

Terminate le opere nel sottosuolo, le aree in superficie interessate dai cantieri vengono restituite alla cittadinanza, rinnovate e ridisegnate per accogliere le nuove esigenze funzionali della città.

Le sistemazioni esterne di stazioni e pozzi di aerazione sono progettate con l’intento di creare luoghi di aggregazione per la cittadinanza.
Con riguardo alla sostenibilità, il progetto del verde urbano punta a favorire un miglioramento della situazione ante operam, attraverso la salvaguardia delle preesistenze e la compensazione di eventuali abbattimenti di alberi mediante ripiantumazione di alberature scelte di concerto con il Servizio Giardini di Roma. Per la tratta dal capolinea Monte Compatri alla stazione Colosseo – Fori Imperiali sono previste circa 98.000 mq di aree a verde con la piantumazione di oltre 4.300 nuovi alberi.
Nella fase progettuale assume notevole rilevanza la sistemazione a verde delle aree. Il progetto del verde urbano è finalizzato ad ottenere un risultato in termini di:

  • durabilità delle piante,
  • ricerca di essenze non allergeniche,
  • qualità dell’ombra,
  • salvaguardia di piante preesistenti,
  • manutenibilità,
  • compatibilità con le essenze in essere.

La filiera

La Linea C è una opportunità di sviluppo già a partire dalla sua realizzazione. Dall’inizio dei lavori di realizzazione della Linea C, il progetto ha visto il coinvolgimento di oltre 1.500 fornitori e oltre 12.00 persone, diretti e terzi.

Tecnici qualificati messi in campo per realizzare l’opera della Linea C come ingegneri, tecnici e operai, ma anche eccellenze realizzative che hanno permesso di mettere al servizio del progetto le tecniche costruttive più avanzate. Parliamo di aziende per circa il 98% italiane, che hanno potuto contribuire all’esecuzione di fasi di lavorazione complesse e spesso unicum realizzativi, grazie al consolidato bagaglio di esperienze apportato a tutti i livelli.

Metro C - Sostenibilità

Highlights

> 1,5 k

i fornitori coinvolti da inizio lavori a dicembre 2022

~ 12 k

persone coinvolte, come lavoratori, diretti e terzi, da inizio lavori a dicembre 2022

~ 98 %

aziende del territorio italiano

La sostenibilità nella realizzazione

Un fattore importante per la sostenibilità della Linea C è anche il processo costruttivo. Le costruzioni sono molto spesso legate all’ambiente in cui vengono realizzate. Attraverso la progettazione e la realizzazione della nuova linea della metropolitana di Roma, Metro C S.c.p.A. promuove la sostenibilità ambientale e si impegna a contribuire alla riduzione degli impatti generati dalla costruzione dell’Opera.

Metro C - Sostenibilità

Piano di monitoraggio ambientale durante il processo costruttivo

La Società è ben consapevole dell’impatto che i cantieri possono avere in termini di emissioni atmosferiche, rumori e traffico per la realizzazione di un’Opera del genere in ambito urbano. Il PMA si articola nelle seguenti fasi:

  1. Monitoraggio Ante Operam: ha lo scopo di fornire una descrizione dello stato dell’ambiente prima dell’intervento e di fungere da base per la previsione delle variazioni che potranno intervenire durante la costruzione e l’esercizio, proponendo le eventuali contromisure;
  2. Monitoraggio in Corso d’Opera: ha come obiettivo la verifica che le eventuali modificazioni indotte dall’Opera all’ambiente circostante siano temporanee e non superino determinate soglie, affinché sia possibile adeguare rapidamente la conduzione dei lavori a particolari esigenze ambientali;
  3. Monitoraggio Post Operam: la cui finalità è di verificare nel primo periodo d’esercizio della nuova infrastruttura, che le eventuali alterazioni temporanee intervenute durante la costruzione rientrino nei valori normali e che eventuali modificazioni permanenti siano compatibili e coerenti con l’ambiente preesistente.

Presso i cantieri nel cuore della capitale, da San Giovanni a Colosseo – Fori Imperiali è attiva la seguente strumentazione:

  • 5 Centraline per il monitoraggio dell’atmosfera con misure in continuo e trimestrali;
  • 10 Piezometri per il monitoraggio delle acque sotterranee;
  • 5 Postazioni per la misura del livello sonoro con misure in continuo e trimestrali;
  • 5 Postazioni per la misura delle vibrazioni con misure trimestrali.

Inoltre dove necessario vengono adottati interventi di mitigazione ad hoc per ridurre l’inquinamento vibro-acustico e atmosferico.

Obiettivi futuri per la riduzione delle emissioni

Metro C ha sviluppato e affinato procedure e modelli organizzativi applicando i criteri di sostenibilità ai processi aziendali; in linea con tali obiettivi, la Società ha intrapreso un percorso di riduzione delle proprie emissioni di CO2 adottando e combinando diverse tecnologie e soluzioni energetiche.

Metro C - Sostenibilità

Rinnovamento flotta veicoli

Metro C ha avviato un graduale rinnovo della flotta dei veicoli aziendali, al fine di ridurre il consumo di carburante e le emissioni di C02 in atmosfera.

Le attività di rinnovamento ed efficientamento della flotta si traducono in:

  • graduale passaggio da veicoli euro 4 a veicoli euro 6, in particolare con l’introduzione di veicoli elettrici e/o ibridi;
  • monitoraggio delle evoluzioni del parco mezzi dei propri partner;
  • installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.
Arrivo del primo treno a deposito Graniti

Con queste iniziative, La Società pone un nuovo traguardo nell’ambito dei propri obiettivi di sostenibilità: con la nuova flotta di veicoli aziendali elettrici e ibridi e le relative infrastrutture di ricarica, oltre a promuovere la decarbonizzazione investendo nel segmento della mobilità elettrica, si mira a raggiungere il target di “emissioni zero” entro il prossimo decennio.

I mezzi utilizzati dai dipendenti di Metro C per gli spostamenti, i servizi e le attività operative contribuiscono a realizzare le sfide di abbattimento delle emissioni. La scelta di dotarsi, progressivamente, di una flotta di auto ibride e/o elettriche e della relativa infrastruttura di ricarica, infatti, consente non solo una diminuzione dei costi di gestione, ma soprattutto grazie alle minori emissioni di ridurre l’impatto sull’ambiente.
L’acquisto di nuove vetture ibride ed elettriche e l’installazione di punti di ricarica (energia certificata 100% green) nei propri cantieri contribuirà ad una mobilità più sostenibile. L’iniziativa consentirà inoltre una riduzione delle emissioni di CO2 rispetto a quelle del parco auto aziendale precedente.

Oltre al rinnovamento del parco mezzi, Metro C è impegnata quotidianamente nel monitoraggio delle evoluzioni del parco mezzo dei propri partner, al fine di ridurre anche l’impatto indiretto delle proprie attività. Il grafico frutto dell’analisi dei dati integrati relativi all’evoluzione del parco mezzi degli Affidatari, a tutt’oggi operativi presso i nostri cantieri, evidenzia una costante crescita del numero assoluto e della percentuale di veicoli aziendali di classe euro 6, grazie anche alle tendenze macroeconomiche e alle evoluzioni normative.

Installazione di pannelli fotovoltaici

Negli ulteriori sviluppi delle attività di costruzione della Linea C, è prevista l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture dei baraccamenti e dei parcheggi dell’area logistica di cantiere.

Il cantiere produrrà così energia elettrica in maniera pulita con zero emissioni utilizzandola nello stesso posto in cui viene prodotta annullando i costi e le dispersioni dovute al trasporto.

Il risparmio di CO2 ottenuto dall’autoconsumo energetico per le utenze dei fabbricati può essere stimato in circa 10.000 kg CO2/anno con l’istallazione di un impianto fotovoltaico di 30KW.

Stazione Amba Aradam/Ipponio default