La stazione Venezia della Linea C

La stazione Venezia della Linea C

Nel corso del 2009 Metro C ScpA consegna a Roma Metropolitane il Progetto Definitivo della Tratta T3, il cui finanziamento viene approvato dal CIPE nel 2010. L’anno successivo, nel 2011, Metro C consegna il Progetto Esecutivo della tratta che viene infine approvato nel febbraio del 2013 e nel marzo dello stesso anno aprono i primi cantieri di questa tratta. Nel Progetto Preliminare originario, redatto da Roma Metropolitane, approvato dal Consiglio Comunale di Roma Capitale nel 2002 e dal CIPE nel 2003, la tratta T3 si estendeva da San Giovanni (ultima stazione della tratta T4), punto di interscambio con la Linea A, sino a Piazza Venezia. A seguito del perdurare delle indagini archeologiche di Prima Fase, connesse alla realizzazione della stazione Venezia, il confine tra le tratte T2 e T3 è stato spostato prima di Piazza Venezia, lungo via dei Fori Imperiali, all’altezza del parcheggio dei Consiglieri.

Tale decisione, ovvero lo spostamento della stazione Venezia nell’ambito della tratta T2, è stata formalizzata da Roma Metropolitane nel gennaio del 2008. Ad ottobre del 2013 Roma Metropolitane richiede a Metro C lo sviluppo di un Progetto Definitivo della sola stazione di Venezia come stazione terminale della Linea C; il progetto viene consegnato nell’aprile del 2014. A novembre dello stesso anno Roma Metropolitane richiede la predisposizione di un nuovo Progetto Definitivo che preveda una configurazione della stazione come stazione passante nell’ambito della tratta funzionale Ottaviano – Colosseo/Fori Imperiali, quindi non più come stazione terminale. Tale richiesta era funzionale alla volontà di proseguire la Linea C oltre Piazza Venezia, mediante la realizzazione della Tratta T2. Questo nuovo progetto è stato consegnato nel dicembre del 2015.

Il tracciato fondamentale della Linea C, come inizialmente concepito, doveva collegare la stazione Monte Compatri/Pantano alla stazione Clodio/Mazzini, sotto attraversando il centro storico, dotando la città di Roma di un’infrastruttura di trasporto veloce che potesse:

  • collegare le aree ai limiti nord-est del territorio comunale a quelle poste a sudovest;
  • portare un significativo incremento dell’effetto rete con le due linee esistenti;
  • generare una riduzione del traffico veicolare di superficie;
  • consentire di estendere le zone pedonali dell’area centrale.

In questo contesto, la realizzazione della stazione Venezia costituisce un’opportunità non solo per lo studio di un nuovo assetto della piazza, che diventerebbe un importante nodo di scambio con i mezzi di superficie, in attesa del completamento del tracciato fondamentale fino a Clodio Mazzini, ma anche per la valorizzazione del patrimonio storico-archeologico rinvenuto nel corso degli scavi preventivi eseguiti tra il 2007 e il 2009.

La stazione Venezia

La stazione Venezia si trova in una posizione strategica in quanto si pone nel nodo che collega il centro barocco di Roma (asse di Via del Corso, Piazza SS. Apostoli, Fontana di Trevi) con l’area archeologica di Via dei Fori Imperiali. La soluzione del Progetto Definitivo sviluppato da Metro C ScpA scaturisce dai vincoli dettati dai ritrovamenti degli scavi archeologici di Prima Fase del 2007 relativi al muro del Palazzetto Venezia e di quelli emersi nel 2009-2010 Piazza Madonna di Loreto. Gli scavi archeologici effettuati hanno consentito di esplorare un settore di estremo interesse del tessuto urbanistico della città antica, compreso tra il monumentale complesso del Foro di Traiano ed il tracciato della via Flaminia. Il progetto delle due uscite della nuova stazione ha subito modifiche a causa dei ritrovamenti archeologici. Infatti, i resti degli Auditoria di Adriano hanno vincolato la posizione dell’uscita su Piazza Madonna di Loreto, mentre gli scavi su Via Cesare Battisti, dai quali è emersa una complessa “domus romana”, molto articolata e profonda, hanno determinato la decisione di elaborare una soluzione progettuale che prevedesse l’eliminazione dell’uscita su Piazza SS. Apostoli ed il relativo cunicolo di collegamento con la stazione Venezia.

Nel progetto definitivo del 2014 è stata infatti prevista una nuova uscita su Piazza Venezia, all’angolo con via del Plebiscito. L’uscita della stazione Venezia sulla Piazza di Madonna di Loreto, come da impegni assunti tra le istituzioni coinvolte a partire dal 2008, è stata oggetto di uno specifico studio teso a valorizzare ed integrare, con la stazione, gli Auditoria costruiti dall’Imperatore Adriano e venuti alla luce con gli scavi archeologici.

Il progetto della stazione

L’elaborazione del progetto della stazione ha perseguito i seguenti obiettivi:

  • Integrare in maniera ottimale le opere di accesso in stazione, le emergenze archeologiche e le strutture di protezione e valorizzazione degli Auditoria;
  • Inserire adeguatamente l’ingresso alla stazione e le coperture archeologiche, nel contesto monumentale di Piazza Venezia e Piazza Madonna di Loreto;
  • Garantire funzionalità, sicurezza, e valore formale dell’accesso in stazione e delle strutture di copertura, fruizione e conservazione dei resti dell’Ateneo di Adriano.

Da un’accurata lettura del sito, del contesto monumentale e del connesso valore storico, artistico e paesaggistico di grande importanza, sono scaturite alcune imprescindibili istanze da recepire nella progettazione.

  • Rispetto del disegno urbanistico di Piazza Venezia

Preservare il complesso equilibrio formale della piazza, delle simmetrie esistenti e dei monumenti che vi insistono (Vittoriano, palazzo Venezia, Chiesa della Madonna di Loreto).

  • Rilevanza e significatività del rapporto visivo tra scavi e contesto monumentale

Lo scavo archeologico ha reso possibile un immediato accostamento visivo tra Auditoria e monumenti circostanti; tale confronto comunica ed esemplifica la rilevanza del luogo, mantenuta nella sua stratificazione.

  • Rilevanza del disegno architettonico degli Auditoria e del disegno urbanistico di insieme Foro – Basilica – Colonna Traiana e Auditoria

Il ritrovamento, oltre che per il dato storico, è significativo dal punto di vista della tipologia architettonica legata alla funzione e al carattere pubblico del complesso.

Esigenze formali e funzionali

  1. Evidenziare la conformazione del complesso aule in luce e il disegno del non scavato;
  2. Individuazione dei percorsi di fruizione funzionali in relazione all’allestimento museali di alcuni spazi:
  3. Integrazione tra sistema dei percorsi, punti di fruizione degli spazi e accessi alla stazione.

La sistemazione esterna dell’area prevede due coperture vetrate in corrispondenza delle due aule dell’Auditoria, attraversate da un percorso centrale sospeso sopra il corridoio a separazione delle aule. Le coperture sono inclinate e fuoriescono leggermente dal livello della pavimentazione circostante. Per coperture e percorsi è previsto l’utilizzo di vetro, acciaio, pietra (travertino – pietra serena) e legno (quest’ultimo solo all’interno). I materiali per i marciapiedi saranno il travertino e il basalto, la pavimentazione stradale manterrà e ripristinerà il materiale lapideo in sito.

La passerella quota strada è progettata con una struttura a “listelli” alternati, in travertino e vetro, tale da permettere il passaggio della luce al camminamento sottostante. Il disegno a fasce alternate rimanda anche dimensionalmente alle pavimentazioni delle aule, in particolare ad un tratto in marmo bianco e scuro, alternati a fasce, conservato all’ingresso est dell’aula centrale.

Sul lato opposto, dove la copertura incontra i muri, grazie ad una lieve inclinazione questa “scompare” sotto il terreno sfruttando un distacco tra piano marciapiede e piano inclinato che diventa punto di illuminazione e di captazione dell’acqua. È inoltre previsto un percorso a quota inferiore, situato all’interno dell’area degli scavi accessibile sia dall’esterno, attraverso una scala situata sul lato della Chiesa della Madonna di Loreto, sia dal piano atrio alto della stazione Venezia, dove sono ubicati i locali commerciali.

Una parete vetrata con porta scorrevole permette l’ingresso di luce naturale nella stazione e mette in comunicazione la stazione stessa e il percorso interno agli scavi. L’uscita della stazione è prevista con un gruppo di scale parallelo all’andamento della parete occidentale dell’Aula centrale dell’Ateneo e di un ascensore panoramico vetrato posto sul marciapiede opposto rispetto a quello dell’Ateneo.

L’apertura della scala dell’uscita Madonna di Loreto verso l’atrio stazione e verso gli scavi permette l’ingresso di luce naturale nella zona commerciale; contatto visivo diretto tra zona commerciale, scavi ed esterno (piazza); maggior visibilità ed individuabilità della zona ascensori. Il gruppo scale è composto da scala fissa, su lato Piazza Venezia, e scala mobile, su lato scavi archeologici e Piazza Madonna di Loreto. Mentre verso Piazza Venezia il vano scale risulta costituito da una parete di contenimento del terreno, che emerge dal piano campagna formando il necessario parapetto, verso gli scavi viene prevista l’apertura visiva sulla sala centrale dell’Ateneo e sulla sua parete occidentale sino al raggiungimento del livello stradale di spiccato dell’edificio antico.

L’accesso e l’uscita di stazione si integrano quindi con le strutture di copertura degli scavi, introducendo un interessante punto di vista e di fruizione dell’edificio antico. Su indicazione della Soprintendenza Archeologica i livelli antichi dello scavo saranno “leggibili” e ben identificabili in corrispondenza dello snodo tra stazione e scavo, attraverso l’uso di pavimentazioni distinte; tale zona dovrà comunque essere oggetto di ulteriori indagini archeologiche. I camminamenti inferiori in legno saranno, dove possibile, alla stessa quota del piano di calpestio antico. Infine pannelli informativi sono previsti nella zona di marciapiede accanto all’aula più piccola e nel corridoio degli Auditoria, lungo la passerella inferiore a quota scavi.