Metro C: in via di completamento le attività di smontaggio delle TBM

Metro C: in via di completamento le attività di smontaggio delle TBM

Terminate il 29 agosto 2020 le attività di scavo con TBM (Tunnel Boring Machine) delle gallerie della Linea C nel tratto compreso tra la stazione San Giovanni e Piazza Venezia, dallo scorso mese di settembre si sta procedendo allo smontaggio delle due macchine e dei relativi apprestamenti impiantistici.

Le due TBM avevano, in precedenza e fino al 2011, realizzato le gallerie della Tratta T4 (da via dell’Acqua Bulicante a Largo Brindisi – San Giovanni). Completato lo scavo della Tratta T4, erano quindi state smontate, sottoposte a revisione e poi riassemblate presso il Pozzo di via Sannio, attraverso il quale erano state portate nuovamente alla quota di scavo.

Tra marzo 2018 ed agosto 2020 hanno quindi realizzato le gallerie della Tratta T3 (inizialmente fino a via dei Fori Imperiali e poi, a seguito della modifica progettuale intervenuta alla fine del 2019, fino a Piazza Venezia).

TBM dettagli e composizione

Le due TBM (Tunnel Boring Machines) con le quali sono state realizzate le gallerie della Tratta T3 sono a tecnologia EPB (Earth Pressure Balance) di produzione tedesca (Herrenknecht) e possono essere schematizzate in cilindri di diametro pari a circa 6,70 metri e lunghezza pari a circa 11 metri, con annessi convogli costituiti da 7 carri (back up) contenenti tutti gli impianti necessari al loro funzionamento, per una lunghezza complessiva di circa 95 metri.

Sono principalmente composte da:

  • Una testa fresante contenente gli utensili di scavo del terreno ed aperture idonee all’introduzione dello stesso nella retrostante camera di scavo;
  • Un “mantello” metallico cilindrico, composto a sua volta da:
    • Uno “scudo anteriore” in cui è alloggiato il “main drive”, cuscinetto principale della macchina, preposto alla rotazione della testa fresante, con i relativi motoriduttori ed il giunto rotary per l’iniezione dei materiali necessari al condizionamento dei terreni in camera di scavo;
    • Uno “scudo posteriore” contenente i sistemi funzionali all’avanzamento nel terreno della macchina ed al montaggio del rivestimento della galleria;
    • Una “coda” all’interno della quale viene montato il rivestimento definitivo della galleria costituito da settori di circonferenza (conci) in cemento armato.
  • Un convoglio di 7 carri di back up, contenenti, principalmente, i seguenti impianti/attrezzature:
    • Il carro 1 contiene la cabina di controllo, le pompe per l’iniezione della malta bicomponente per l’intasamento a tergo dei conci (con i relativi serbatoi, quadri di controllo e comando);
    • il carro 2 contiene le travi di scorrimento della “navicella” (struttura di trasferimento dei conci all’interno dello scudo); contiene inoltre le pompe idrauliche dei circuiti che consentono il funzionamento della TBM e le pompe per l’iniezione del grasso di tenuta delle spazzole di coda e dell’olio e dei grassi dei vari circuiti; i motori elettrici per la spinta di avanzamento e lo scambiatore di calore per il raffreddamento dei circuiti;
    • Il carro 3 contiene la “navicella” porta conci sopra descritta ed i quadri elettrici di funzionamento della macchina;
    • I carri 4, 5, 6 e 7 contengono ulteriori componenti necessarie al funzionamento delle macchine (in particolare l’avvolgicavo per il cavo di Media Tensione con il relativo trasformatore; gli elementi del circuito di raffreddamento e dell’aria compressa della macchina, gli avvolgitubo di acqua, aria e malta cementizia).

Gli scudi e la coda sono collegati tra loro da sistemi di cilindri che ne consentono spostamenti reciproci, necessari per assecondare le curve presenti nel tracciato di realizzazione delle gallerie.

La parte terminale della coda è infine dotata di sistemi (“spazzole”) che impediscono, durante i periodi di scavo o permanenza della TBM nel terreno, il reflusso all’interno della macchina delle acque contenute nei terreni e delle malte cementizie iniettate dalla TBM a tergo del rivestimento di galleria per evitare cedimenti dei terreni al contorno.

Fasi dello smontaggio delle TBM

È previsto che gli scudi delle due macchine vengano lasciati nel terreno dopo averle messe in sicurezza attraverso il riempimento della camera di scavo con malta cementizia e la realizzazione, all’interno del mantello cilindrico, di una “fodera” in cemento armato, in attesa del loro recupero una volta realizzata la scatola perimetrale della stazione “Venezia”.

Il tutto per evitare, anche nel lungo termine, qualsiasi cedimento strutturale delle TBM o ingresso di materiali all’interno delle macchine stesse.

Al termine dello scavo, al fine di consentire il completamento delle lavorazioni nelle opere (Stazioni e Pozzi) interessate dal passaggio delle macchine, oltre che la realizzazione di tutti gli apprestamenti impiantistici (armamento ferroviario ed impianti tecnologici annessi) nelle gallerie realizzate dalle medesime, viene eseguito il completo smantellamento di tutte le attrezzature ed impianti necessari al funzionamento delle TBM.

Al termine dello scavo, al fine di consentire il completamento delle lavorazioni nelle opere (Stazioni e Pozzi) interessate dal passaggio delle macchine, oltre che la realizzazione di tutti gli apprestamenti impiantistici (armamento ferroviario ed impianti tecnologici annessi) nelle gallerie realizzate dalle medesime, viene eseguito il completo smantellamento di tutte le attrezzature ed impianti necessari al funzionamento delle TBM.

In particolare, presso la Stazione Amba Aradam, che per l’ubicazione e la conformazione logistica del relativo cantiere, è stata utilizzata come base logistica dello scavo meccanizzato delle gallerie, vengono smantellati i sistemi di gestione dei nastri di estrazione delle terre di scavo nonché tutti gli impianti di alimentazione necessari per la costruzione delle gallerie.

Contestualmente allo smantellamento delle gallerie vengono inoltre estratti i sette carri di back up che costituiscono i convogli contenenti tutte le attrezzature e tecnologie necessarie al funzionamento di ciascuna TBM.

In ultimo, per procedere alla realizzazione del rivestimento in c.a. dell’interno dello scudo delle macchine, da queste vengono rimossi i principali componenti (coclea, erettore con relativo ponte e trave ad H, cilindri di spinta ed articolazione, camera iperbarica e passaoggetti, giunto rotary e motoriduttori del main drive).

Ultime lavorazioni

Sono stati completati gli smontaggi degli impianti a servizio delle macchine TBM all’interno delle gallerie e nel cantiere logistico della costruenda Stazione Amba Aradam.

Sono stati scollegati e rimossi i carri di back up delle due TBM.

Sono state rimosse tutte le attrezzature e gli impianti interne allo scudo della TBM sul binario pari e realizzata la fodera in c.a. all’interno dello stesso (analoghe attività sono in fase di ultimazione anche sulla TBM del binario dispari).