Si è concluso da pochi giorni il World Tunnel Congress 2019, promosso dalla Società Italiana Gallerie (SIG) e dall’International Tunnelling and Underground Space Association (ITA- AITES), che per una settimana ha reso Napoli capitale mondiale delle infrastrutture sotterranee con l’appuntamento dal titolo “Tunnels and Underground Cities: Engineering and Innovation meet Archaeology, Architecture and Art”.
Grande successo per l’edizione italiana dell’appuntamento internazionale di riferimento del tunnelling, che si è tenuta dal 3 al 9 maggio alla Mostra D’Oltremare, con 2500 persone provenienti da oltre 60 paesi e una forte partecipazione di under 35, con una presenza del 20% del totale.
“Ringrazio la città di Napoli per averci accolto in questi giorni così intensi – ha commentato Andrea Pigorini, presidente della Società Italiana Gallerie (SIG) e responsabile dell’Ingegneria delle Infrastrutture di Italferr (Gruppo FS Italiane) – siamo molto soddisfatti dell’ottimo risultato del congresso, che è andato oltre le aspettative. Dal confronto di queste giornate è emerso chiaro il messaggio che abbiamo bisogno di collocare le infrastrutture e i servizi negli spazi sotterranei nel rispetto dell’ambiente e delle culture del passato. Le opere, oltre ad essere solide e funzionali, devono essere anche belle, e questo può avvenire grazie alla contaminazione tra ingegneria e le discipline della tripla A – Archeologia, Architettura, Arte – che ha ispirato il titolo per questa edizione del World Tunnel Congress. Per quanto riguarda l’Italia, dobbiamo costruire infrastrutture che ci permettono di collegare il Paese ai corridoi TEN-T della rete europea, che rappresentano oggi la metropolitana d’Europa, anche attraverso opere di valico, come la Galleria di Base del Brennero, che è la galleria ferroviaria più lunga al mondo attualmente in costruzione”.
Appuntamento scientifico con oltre 180 relatori e oltre 500 presentazioni e-poster per promuovere la conoscenza e il dialogo tra eccellenze internazionali.
Per l’organizzazione del WTC 2019, è stata lanciata una specifica call for paper e il Comitato Scientifico (composto da Daniele Peila, Giulia Viggiani e Tarcisio Celestino) ha ricevuto più di 1.000 abstract e 750 paper da 50 Paesi del mondo.
Tra le novità dell’edizione italiana gli e-poster, articoli digitali diffusi e consultabili sull’App dell’evento, pensati per dare valore agli autori che non hanno avuto la possibilità di illustrare dal vivo i propri lavori, facilitando anche il confronto diretto tra i partecipanti e gli autori stessi. Grazie a questa modalità di condivisione sono stati organizzati oltre un centinaio di incontri.
Contenuti scientifici, incontri volti a favorire la ricerca e il business su scala internazionale e un’estesa area espositiva, allestita, sia all’interno dei padiglioni della fiera, sia nello spazio esterno. Alla Mostra d’Oltremare anche i macchinari più all’avanguardia del settore e 200 stand di aziende dalla Francia alla Cina, dall’Australia alla Svizzera. Tra loro le grandi committenze, le maggiori imprese di costruzione e le principali società produttrici di attrezzature d’Italia e del mondo.
Nel corso dell’evento è stato presentato anche l’Emerald Book, la pubblicazione a cura di International Federation of Consulting Engineers (FIDIC) e International Tunnelling and Underground Space Association (ITA-AITES), che illustra una nuova forma di contratto per il tunnelling e le opere in sotterraneo. Le costruzioni ipogee dipendono in gran parte dalle proprietà geologiche, idrogeologiche e geotecniche del terreno, che hanno un’influenza determinante sui metodi necessari per la corretta realizzazione delle opere. Inoltre, la difficoltà nel prevedere il comportamento del terreno implica un’incertezza intrinseca in questo tipo di costruzioni, che dà origine a rischi contrattuali unici in termini di fattibilità, tempi e costi di costruzione. La pubblicazione dell’Emerald Book è il risultato di diversi anni di lavoro, che ha identificato le principali questioni che la nuova forma standard di contratto dovrebbe affrontare per promuovere un’equa ripartizione del rischio e l’efficace trattamento di condizioni tipicamente imprevedibili nei progetti di costruzione di opere sotterranee.
Contestualmente, la Società Italiana Gallerie ha presentato e divulgato The Italian Art of Tunnelling 2019, una pubblicazione che illustra le principali opere in costruzione in Italia o in corso di realizzazione all’estero da parte di contractor italiani, oltre alle tecnologie più innovative sviluppate dall’industria del nostro Paese.
A Napoli nei giorni del congresso è stata eletta anche la nuova presidente di ITA-AITES, Jinxiu (Jenny) Yan, in rappresentanza della Cina, prima donna presidente dell’associazione e con un ruolo attivo nella società che gestisce la rete ferroviaria cinese; Giuseppe Lunardi, CEO di Rocksoil Spa, è stato nominato vice presidente ITA-AITES.
È stata infine scelta la città sede del congresso del 2022, che sarà Cancùn, in Messico.
Prossime tappe per il WTC, quindi, a Kuala Lumpur, 15-21 maggio 2020, per passare il testimone poi a Copenaghen nel 2021 e al Messico nel 2022.