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Metro C: completato lo scavo delle gallerie fino a Piazza Venezia

Il 29 agosto sono terminate le attività di scavo con TBM (Tunnel Boring Machine) delle gallerie della Linea C nel tratto compreso tra la stazione San Giovanni e la futura stazione di Piazza Venezia. Lo scavo ha interessato un’area archeologica e monumentale tra le più famose al mondo, dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.

Nell’ambito della progettazione sono stati sviluppati specifici studi di interazione linea-monumenti, atti ad analizzare le possibili interazioni della realizzazione dei manufatti della Linea C con il patrimonio storico e monumentale.

Fig. 1 – Le gallerie della Tratta T3

Lo studio di interazione linea-monumenti e gli interventi realizzati

Lo studio di interazione linea-monumenti è stato sviluppato con un approccio metodologico estremamente innovativo, che ha consentito di ottenere informazioni e risultati fondamentali per la salvaguardia delle preesistenze. Gli studi sono stati portati avanti a partire dalla fase di rilievi ed indagini, arrivando a definire, per ogni monumento, specifici piani di monitoraggio ed interventi di salvaguardia, ove necessario, sviluppati di concerto con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

Fig. 2 – L’approccio metodologico seguito per gli  studi di interazione linea-monumenti

Monitoraggio di monumenti ed edifici storici ed interventi di presidio

L’attività fondamentale posta alla base dell’approccio metodologico è certamente quella di rilievo ed indagine sullo stato di conservazione del monumento. Successivamente, attraverso analisi multidisciplinari e l’elaborazione di complesse modellazioni numeriche bi e tridimensionali, si è giunti alla definizione, per ciascun monumento e/o edificio storico, di specifici piani di monitoraggio e/o interventi di salvaguardia.

Per il monitoraggio in corso d’opera sono state utilizzate tecniche laser ed ottiche, inclinometri, misuratori elettrici, termometri e accelerometri per il controllo delle vibrazioni. I risultati sono confluiti in una banca dati appositamente predisposta da Metro C ScpA e fruibile in tempo reale a tutti gli addetti ai lavori. La strumentazione è stata installata con largo anticipo rispetto all’inizio delle attività potenzialmente interferenti – almeno 12 mesi – consentendo di acquisire la necessaria base di riferimento rispetto alle variazioni prodotte dai cicli termici stagionali e giornalieri, verificando la presenza e/o l’evoluzione di eventuali fenomeni in atto.

Lo scopo principale dell’esteso sistema di monitoraggio è stato la verifica della risposta deformativa dei monumenti durante la realizzazione dell’opera, così da garantire il controllo delle lavorazioni e confrontare i dati acquisiti con i risultati a cui si è giunti con le modellazioni sviluppate in fase di progettazione. Inoltre, ove ritenuto necessario in relazione allo stato di conservazione o per i potenziali effetti legati alla realizzazione della linea, sono state realizzate misure di protezione geotecnica e strutturale dei monumenti.

 

Fig. 3 – Interventi di consolidamento definitivo della Basilica di Massenzio

 

Fig. 4 – Interventi di messa in sicurezza provvisori della Basilica di Massenzio

 

Gli interventi di salvaguardia possono essere ricondotti essenzialmente a due categorie:

  • interventi provvisionali o definitivi messi in atto prima dell’avvio delle attività di scavo: si tratta di interventi di consolidamento strutturale atti a sanare problematiche pregresse o un pronunciato stato di degrado e quindi non direttamente correlabili agli effetti indotti dalla realizzazione delle opere della Linea C;
  • interventi attuati in fase di scavo volti a contrastare, in tempo reale, i cedimenti indotti contenendoli al di sotto di soglie prefissate: si tratta di interventi di natura geotecnica come il Compensation Grouting.

 

Fig. 5 – Interventi di consolidamento del terzo anello della Chiesa di Santo Stefano Rotondo

 

Fig. 6 – Interventi di consolidamento del tamburo della chiesa

Interventi provvisionali o definitivi

Gli interventi di presidio strutturali e/o geotecnici – provvisori e/o definitivi – sono stati progettati e realizzati per i seguenti monumenti:

  • Mura Aureliane a Porta Asinaria: consolidamento e restauro, puntellamento provvisorio delle mura e realizzazione di una paratia di pali a presidio di Porta Asinaria ed intervento geotecnico di compensazione dei cedimenti (Compensation Grouting) durante il passaggio della TBM.
  • Chiesa di Santa Maria in Domnica: consolidamento e restauro, puntellamento provvisorio interno ed esterno ed interventi di salvaguardia del patrimonio artistico all’interno della chiesa. • Chiesa di Santo Stefano Rotondo: consolidamento e restauro, cerchiaggio del tamburo ed interventi di salvaguardia del patrimonio artistico all’interno della chiesa.
  • Pilone dell’acquedotto Celimontano: consolidamento, restauro e puntellamento provvisorio.
  • Basilica di Massenzio: consolidamento e restauro, puntellamento provvisorio delle mura esterne ed interventi di incatenamento definitivo con funi e barre.
  • Colonnacce del Foro di Nerva: consolidamento, restauro e puntellamento provvisorio.
  • Cloaca Maxima nel tratto in corrispondenza di via dei Fori Imperiali: consolidamento e restauro.

 

Fig. 7 – Chiesa di Santa Maria in Domnica: restauro degli affreschi e dei mosaici

 

Fig. 8 – Interventi di restauro degli affreschi della chiesa di Santo Stefano Rotondo

 

Fig. 9 – Interventi di restauro degli affreschi della chiesa di Santo Stefano Rotondo

 

Interventi effettuati in fase di scavo

Appartengono a questa categoria interventi volti a contrastare in tempo reale gli eventuali cedimenti indotti dalla realizzazione delle opere, contenendoli al di sotto di soglie di sicurezza prefissate.

Per questi interventi è stato utilizzato il cosiddetto “Compensation Grouting”, tecnica consistente nell’iniezione di miscele cementizie nel terreno nel corso dello scavo delle gallerie. Questo tipo di intervento è stato realizzato al fine di mitigare i possibili effetti indotti dallo scavo meccanizzato delle gallerie di linea durante il sottoattraversamento delle Mura Aureliane a Porta Metronia e della stazione esistente Colosseo Linea B.

 

Fig. 10 – Mura Aureliane

 

Fig. 11 – Schema effetti interventi di Compensation Grouting

 

Infine, per quanto riguarda il Colosseo, le analisi preventive condotte in fase di progettazione hanno evidenziato effetti indotti dalle attività di scavo sul monumento sostanzialmente trascurabili, tanto da non rendere necessario alcun tipo di intervento di consolidamento e/o di mitigazione dei cedimenti.

Tenuto conto, però, dell’inestimabile valore del monumento in questione, è stato predisposto un vasto sistema di monitoraggio composto da circa 260 differenti strumenti attraverso i quali è stato possibile verificare la corrispondenza fra la risposta in corso d’opera e quanto previsto in fase di progetto.

 

Fig. 12 – Il monitoraggio del Colosseo

Conclusioni

L’esteso sistema di monitoraggio installato ha garantito il costante controllo in tempo reale della risposta deformativa dei sistemi terreno-struttura, rendendo possibile la verifica dei parametri e delle ipotesi poste alla base della progettazione ed evidenziando, attraverso specifiche analisi dei dati acquisiti, la completa assenza di risentimenti sulle strutture portanti e sul patrimonio artistico in esse contenuto.

Le verifiche condotte da Metro C ScpA, con il supporto del Dipartimento di Ingegneria Geotecnica e Strutturale dell’Università “La Sapienza” di Roma, hanno dimostrato l’ottima coerenza emersa fra le previsioni progettuali e i dati acquisiti.

Il lavoro svolto in fase di progettazione ha prodotto eccellenti risultati in termini di previsioni dei possibili risentimenti indotti sulle strutture e sui terreni dalle operazioni di scavo.

Gli interventi di restauro e consolidamento posti in opera, unitamente agli interventi provvisionali di salvaguardia, hanno garantito sia la completa tutela dei monumenti, sia, in alcuni casi, la loro riqualificazione. Gli studi di interazione linea-monumenti costituiscono un esempio virtuoso di come una ricerca approfondita ed un orientamento scientifico, alla base dei processi decisionali di natura ingegneristica, possano garantire un elevato grado di previsione degli effetti potenzialmente indotti dagli scavi in contesti monumentali come il centro storico della città di Roma.

 

 

Le società di Metro C s.c.p.a